Seletti, storia di un’azienda che porta il design democratico

Antonio Borzì Febbraio 10, 2019 Nessun commento

Un’azienda che ha rivoluzionato l’idea di design con passi semplici e decisi. Questo e molto altro è Seletti un’azienda italiana che, grazie alla collaborazione con designer di successo, è ospitata nei migliori showroom del mondo fino ad arrivare al Moma di New York.

A primo impatto leggendo queste righe si potrebbe pensare a prodotti di alto costo e non per le tasche di tutti.

L’azienda nata nel 1964 in Italia ha spostato dal 1972 la produzione in Cina occupandosi del mercato di largo consumo.

Stefano Seletti: “Rispetto gli insegnamenti del passato, ma l’unica cosa che so fare è guardare avanti”

Stefano Seletti subentrato alla guida dell’azienda all’età di 17 anni ha però fin da subito cambiato lo stile aziendale introducendo motivi rivoluzionari che hanno reso i complementi d’arredo oggetti unici e ricercati.

Nasce da questo nuovo input aziendale la collaborazione con Maurizio Cattelan per la linea Toilette Paper ad esempio.

Oggi Seletti riesce a rendere unico il tuo ambiente con dei complementi di arredo che uniscono l’originalità con la funzionalità.

Tante sono le linee di quest’azienda che non intende fermarsi nel suo perenne processo creativo che ha coinvolto alcuni dei più importanti studi di designer come Studio Job.

Un’azienda che si spinge anche nella creazione di interessanti poltrone o elementi di illuminazione come le lampade Monkey.

Unire il design con un costo accessibile per tutti

Una delle linee guida di Stefano Seletti nel suo processo rivoluzionario in azienda è stato quello di rendere accessibile questa nuova linea di prodotti ad un ampio spettro di clienti. Questo deriva dall’anima dell’azienda che fin dalle origini ha avuto modo di confrontarsi con il mercato di massa. Oggi questo permette a Seletti di proiettare i suoi prodotti in un mercato globale dove l’unico motivo per acquistare o meno è dato dal canone estetico.

Il motivo economico, da sempre visto come elemento fondamentale nella scelta di prodotti di nicchia, viene stravolto da Seletti che in questo modo riesce a costruire un design democratico.

Una linea che guida l’azienda anche durante gli eventi a livello mondiale come il Salone del Mobile di Milano nel quale ha messo in atto la Design Pride che ha animato le strade del capoluogo lombardo durante l’evento.